Vol. 3: Storia di chi fugge e di chi resta, Elena Ferrante.
por Ferrante, Elena
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Tipo: | Tipo de ítem | Localización actual | Sinatura topográfica | Dispoñibilidade | Notas | Data de vencemento | Código de barras | Datos do exemplar |
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| Prestable | EOI de Monforte de Lemos Sala préstamo | 82-N-IT FER sto | Dispoñible | Existe la serie tv. | LEJ002000000707 |
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Elena e Lila, le due amiche la cui storia i lettori hanno imparato a conoscere attraverso "L'amica geniale" e "Storia del nuovo cognome", sono diventate donne. Lo sono diventate molto presto: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l'agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza e sottomissione. Ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui Elena Ferrante ci ha abituati, nel grande mare aperto degli anni Settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo, ambivalente, a volte sotterraneo a volte riemergente in esplosioni violente o in incontri che aprono prospettive inattese.
Prossima alle nozze con Pietro Airota e autrice di un libro di discreto successo, Elena torna a Napoli, dove incontra Enzo e Pasquale che la informano che Lila non sta bene e vuole vederla. Raggiunta l'amica, Lenú deve prometterle che, se Lila starà male, si occuperà lei del figlio Gennaro. Scopre delle terribili condizioni di Lila, sfruttata in fabbrica fino al deperimento fisico. Oltretutto, Lila viene convinta da Pasquale e da Nadia (figlia della professoressa Galiani) a iscriversi al partito comunista per ribellarsi delle tremende condizioni di vita in fabbrica, degli abusi di Bruno Soccavo e del suo salario misero. Oltre a questo, a rendere stancante la sua vita, c'è un malessere taciuto al medico e l'affaticamento: di notte, infatti, seppure stremata, Lila aiuta Enzo a studiare l'informatica e a occuparsi di un corso a dispense di Zurigo a cui lui si è iscritto e cui deve mandare test periodici. In questo periodo, Lila ha un progressivo avvicinamento a Enzo, che diventa il suo fidanzato. Elena scrive un articolo di denuncia per l'Unità, che le porta anche una piccola fama nei circoli giornalistici, ma l'imminente matrimonio la riporta a Firenze da Pietro. Dopo questa breve parentesi napoletana in cui le amiche si erano ritrovate, Lenù e Lila si perdono di nuovo e vanno avanti con le loro vite, Elena con Pietro e Lila con Enzo. Il matrimonio delude in fretta Elena, che intrappolata nella nuova vita perde l'ispirazione, scrive con mediocri risultati e fatica a stare dietro al cocciuto marito e alle figlie che le nascono, Adele soprannominata Dede ed Elsa. Lila ed Enzo cominciano a guadagnare di più lavorando come programmatori per l'IBM, ora possono permettersi uno stile di vita migliore e possono dare un futuro concreto a Gennaro.