Senilità / Italo Svevo ; Postfazione di Giuseppe Leonelli.
por Svevo, Italo (1861-1928 )
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Tipo: | Tipo de ítem | Localización actual | Sinatura topográfica | Dispoñibilidade | Notas | Data de vencemento | Código de barras | Datos do exemplar |
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| Prestable | EOI de Monforte de Lemos Sala préstamo | 82-N-IT SVE sen | Dispoñible | 2ª novela del autor. Introspección | LEJ002000000656 |
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"Senilità" è il secondo romanzo di Italo Svevo, fù molto apprezzato da James Joyce, che si prodigò per una buona riuscita della seconda edizione. Il romanzo si avvicina allo stile dello scrittore inglese, dato che è essenzialmente introspettivo e mira a mettere in luce la vita interiore di Emilio. Il romanzo racconta la storia di una vita divisa tra brama di piaceri e di amore e il rimpianto di non averli goduti. Temi della narrazione sono l'incapacità di gestire la vita e l'inettitudine, la quale porta l'individuo ad ammalarsi o a vegetare nei ricordi, in uno stato di senilità. Sul piano stilistico espressivo Svevo si ispirava al romanzo psicologico il cui tema dominante è l'esplorazione dell'inconscio, ossia la parte più profonda del pensiero umano caratterizzato soprattutto da una minuziosa analisi interiore dei personaggi delle loro emozioni e stati d'animo. Svevo segue anche la tecnica del monologo interiore e del flusso di coscienza che porta ad un testo con una continua alternanza di piani temporali (presente e passato). Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 19 dicembre 1861 – Motta di Livenza, 13 settembre 1928), è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, autore di tre romanzi, numerosi racconti brevi e opere teatrali. In Svevo confluiscono filoni di pensiero contraddittori e difficilmente conciliabili: da un lato il positivismo, la lezione di Darwin, il marxismo; dall'altro il pensiero negativo e antipositivista di Schopenhauer, di Nietzsche e di Freud. Ma questi spunti contraddittori sono in realtà assimilati da Svevo in un modo originalmente coerente: lo scrittore triestino assume dai diversi pensatori gli elementi critici e gli strumenti analitici e conoscitivi piuttosto che l'ideologia complessiva.